Strane somiglianze
Vi siete mai soffermati a pensare quante cose ci rendono simili agli alberi?
Figli della stessa madre, Natura, abitiamo la Terra circondandoci gli uni con gli altri e distinguendoci in varie specie viventi a seconda delle zone di appartenenza.
Abbiamo capelli come folte chiome, braccia come lunghi rami, corpo e gambe come tronco e salde radici nel terreno per poterci sorreggere.
Qualunque sia la nostra età, dentro di noi conserviamo gli anni della nostra vita, come gli anelli di accrescimento dell’albero, ci sarà sempre l’adolescente che siamo stati fino all’età attuale.
La corteccia è come la nostra pelle che ci protegge e diventa sempre più solcata con l’età. Come l’albero respiriamo, ci nutriamo, riposiamo e ci riproduciamo; ogni giorno comunichiamo e ci scambiamo informazioni.
Come noi, gli alberi parlano tra loro attraverso vere e proprie reti connettive, formate da radici e funghi sotterranei, si scambiano informazioni insieme ai nutrienti per vivere.
Gli alberi, proprio come l’uomo, sono in grado di sentire dolore, quando ad esempio si intacca la loro radice, sanguinano linfa.
Da non dimenticare, è inoltre il forte senso sociale dell’albero, che prova simpatie ed antipatie nel suo ambiente e le dimostra tramite una serie di comportamenti posturali del suo tronco e dei suoi rami.
Albero e uomo possono amare fino a legarsi indissolubilmente al proprio amante. Ci sono alcune coppie di alberi che sono così intimamente e strettamente connesse mediante le radici che a volte quando uno di loro muore, muore anche l’altro.
Saranno state queste somiglianze, la loro vitalità o semplicemente la loro unicità, a far comprendere all’uomo l’ importanza degli alberi, esseri viventi molto simili a noi, da tutelare e proteggere per vivere un buon presente e un miglior futuro in totale sinergia con il nostro pianeta.
Strane somiglianze anche nei vari modi di dire:
Testa di legno- tremare come una foglia- esile come un giunco-nero come l’ebano-sterile come un ramo secco- sentirsi abbattuti-forte come una quercia-uomo senza radici.